💣Bolla immobiliare da 1.000 miliardi a rischio esplosione.
Quello del mattone é, da sempre, considerato un “bene rifugio”, in quanto tende a mantenere invariato nel tempo il suo valore.
In realtà, l’immobiliare é un settore estremamente complesso poiché, nei periodi in cui il costo del denaro é basso, funge sí da riserva facilmente liquidabile…ma, al primo accenno di trambusto economico, una paralisi nel mercato immobiliare é una facile conseguenza.
Se, poi, i valori dei beni si gonfiano irrazionalmente salendo in maniera eccessiva, si crea una BOLLA che, inevitabilmente, scoppierà nel momento in cui i prezzi crollerann.
Ma perché se ne sta parlando così tanto?
Nelle ultime settimane, si sta registrando un’improvvisa uscita di molti investitori dai fondi garantiti del mercato immobiliare, che potrebbe portare a blocchi e situazioni di tensione, come il recente default del fondo Blackstone su un’obbligazione garantita da un portafoglio di una sessantina di edifici della finlandese Sponda Oy.
Le operazioni di Blackstone, purtroppo pagavano ancora lo scotto delle disastrose conseguenze della pandemia che ha, inizialmente, rivoluzionato il mercato immobiliare per poi degenerare in un’inflazione che ha inevitabilmente causato un rialzo dei tassi, sfiduciando il mercato e mettendo fortemente a rischio il valore strutturale degli immobili, deprezzandone anche i portafogli strettamente connessi.
Nello scenario internazionale altre società, come Shroders, Threadneedle, M&G e Black Rock, stanno invitando i propri investitori del settore immobiliare, a limitare i prelievi in attesa di una discesa dell’inflazione e un calo dei tassi.
Lo scoppio della BOLLA IMMOBILIARE travolgerebbe, oltre che il valore degli immobili, anche gli asset bancari; ricordiamo per l’appunto che la grande crisi economica del 2008, nacque proprio dallo scoppio della bolla sui mutui.
Oggi, da questo punto di vista, non siamo messi molto meglio:
I mutui sono sempre piú costosi da chiedere, a causa dell’aumento dei tassi delle banche centrali; a questo si va ad aggiungere la Direttiva Case Green, che impone onerosi lavori di efficientemento energetico che molte famiglie non possono permettersi… si rischia così di bloccare l’erogazione dei mutui congestionando il mercato immobiliare.
Attualmente questa situazione, riguarda principalmente Svezia e Stati Uniti e, anche se il clima in Italia appare stabile, il rischio di contagio non é assolutamente da escludere.
Gli effetti, in tal caso, potrebbero essere sistemici e coinvolgere anche le borse!
A parte questi dati economici, un altro elemento da considerare é il fatto che il rapporto POPOLAZIONE:
NUMERO DI ABITAZIONI é in forte sbilancio!
Infatti, mentre la crescita della popolazione mondiale sta accusando un brusco rallentamento, il censimento delle abitazioni sta registrando un aumento che supera il fabbisogno per famiglia.
Questo aumento é dovuto ad una riduzione della grandezza degli stabili, a causa dell’incremento dei divorzi, alla diminuzione della fertilità, all’allontanamento dei figli per studio o lavoro e all’abbandono delle tradizioni che vedevano grandi famiglie condividere lo stesso spazio.
Un’indagine del 2014, registrava in Europa ben 11milioni di case vuote…mentre in Cina si parla di vere e proprie città fantasma!
Ma se le case aumentano e la popolazione diminuisce, é più che lecito chiedersi che valore possano realmente avere, al netto dei costi di gestione, di manutenzione, di tasse statali (IMU, TARI, TASI, IMPOSTA CATASTALE…), di accumulo di reddito imponibile…e del tangibile rischio dell’invendibilitá.
Analizzando tutto ció, possiamo ancora essere assolutamente certi che il mattone sia un indiscutibile “bene rifugio”?!
O piuttosto si rischia di farsi carico di una miriade di spese a tempo indeterminato?!
Se vuoi approfondire l’argomento…
Non esitare a contattarmi!